"Questa notte l'America ha mandato un messaggio al mondo" ha detto Obama dopo la sua vittoria. "L'ora del cambiamento è arrivata". "Se c'è ancora qualcuno che ha dubita che l'America sia un posto dove tutto è possibile, che ha dubbi sul potere della democrazia, questa notte ha avuto la risposta". Una risposta che non ha bisogno di parole, si descrive con code che non si sono mai viste ai seggi, di persone che hanno votato per la prima volta nella loro vita, convinti che questa volta le loro voci saranno ascoltate.
Quando anche noi in Italia ci libereremo di Berlusconi e del pensiero neoliberale, responsabile di guerre e distruzione, di soldi ai ricchi e di fame ai poveri?
"Yes we can": sì noi possiamo è "Il credo americano". E nell'America di Barack Obama non ci potrà «essere una Wall Street che si arricchisce mentre la genete comune soffre».
Il neo presidente degli Stati Uniti da Chicago ha spiegato che il mondo della finanza, all'origine della crisi che ha messo in ginocchio l'economia reale non può vivere come un corpo distaccato dal resto della nazione: «Cresciamo o cadiamo come una nazione , come un popolo». «Un nuovo giorno per la leadership americana è a portata di mano», ha aggiunto Obama intimando tra gli applausi «a quanti vogliono abbattere il mondo, noi vi sconfiggeremo. A quanti cercano pace e sicurezza, noi vi sosterremo». Obama ha chiarito che gli Usa hanno provato che «la forza autentica della nostra nazione non proviene dall'entità del nostro benessere ma dal potere dei nostri ideali: opportunità, democrazia, libertà e speranza».
Barack Obama ha focalizzato il suo impegno sul fronte dell’occupazione. Ha promesso che ci sarà uno sgravio fiscale di tremila dollari per ciascun nuovo posto di lavoro creato in America. Per dare “benzina all’occupazione” Obama intende abolire le tasse di capital gain sugli investimenti in piccole imprese. Infine, ha annunciato che il suo governo attuerà una proroga temporanea dei sussidi di disoccupazione per gli americani che “hanno perso il lavoro e fanno fatica a trovarne uno nuovo in questo clima di economia debole'’.
L’altro grande pilastro di questo piano destinato alla Classe media riguarda la casa. Un tema fondamentale in un paese dove migliaia di migliaia di persone hanno perso, da un giorno con l’altro, la propria abitazione a causa della crisi dei mutui.
Obama ha promesso una moratoria di 90 giorni sui pignoramenti delle case i cui proprietari hanno ricevuto mutui dalle banche garantite dallo Stato. Un piccolo passo, una boccata di ossigeno, per chi, rischia di trovarsi in mezzo a una strada.
Ora Berlusconi sarà pronto ad andare d'accordo anche con Obama, farà il cagnolino anche del nuovo Presidente americano. Ma la vittoria di Obama sarà la sconfitta della cultura del nostro premier che appartiene ad un'altra epoca ed è finita con la presidenza Bush.
Oggi finalmente sarà chiaro che i partiti razzisti come la Lega Nord, Alleanza Nazionale e Partito delle Libertà, guarda caso tutti di destra, non possono più avere un futuro, anzi devono con forza essere contrastati e messi in disparte.
Ora gran parte del mondo si aspetta un cambiamento globale e anche in Italia vogliamo la fine dell'epoca del dominio neo-conservatore e della globalizzazione selvaggia e neo liberista, nonché fascista e dittatoriale.
Pino Ciraci
La città che vorrei
12 anni fa
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