A Villa Castelli trascorsa l'estate si parla di brogli elettorali. Qualcuno si accorge, dopo quasi 4 mesi, che ci sono degli errori nelle ultime elezioni amministrative. Qualcuno pare che sull'auto di un forse candidato consigliere della Lista Caliandro, Franco Intermite, che ha perso pesantemente le elezioni, abbia lasciato 4 schede elettorali, con le preferenze assegnate, in una busta chiusa.L'ignoto personaggio che ha fatto questo, ha letto le preferenze, ed ha consegnato le schede trovate (dice nel cassonetto dell'immondizia, non sgualcite, pulitissime, mai piegate, sembravano appena uscite di stampa), non ai Carabinieri di Villa Castelli, come fa normalmente, ma ad uno dei preferiti nelle schede, scrivendogli di difendersi e farsi valere.Sembra strano e il mistero si infittisce. Ma con questa scintilla, la Lista Caliandro chiede di ricontrollare tutte le schede perché ci sono stati brogli in tutte le sezioni dove si votava, sono state dichiarate esistenti schede che non ci sono ed il contrario, insomma tutte le sezioni, con i loro presidenti, segretari, scrutinatori, rappresentanti di lista, hanno confabulato tutti insieme per combinare tutto questo pasticcio.
Arriva così la denuncia al Prefetto di Brindisi esposta dai componenti la Lista Caliandro.
La riportiamo integralmente:
A sua Eccellenza Prefetto di Brindisi Dott. Cuttaia
Oggetto: Comune di Villa Castelli. Svolgimento delle elezioni amministrative del 06-07 giugno 2009. Gravi irregolarità nello svolgimento delle operazioni di voto.
Denuncia.
I sottoscritti candidati della lista civica "Lista Caliandro", nelle persone di Caliandro Vitantonio, Franco Pietro, Ammirabile Rosa Anna, Suma Domenico, Suma Giuseppina, Vitale Luciana, Intermite Francesco, Urso Oronzo, Cantoro Angelo, Rossini Antonio, Felle Giovanni, Bellanova Cosimo, Rombone Antonio, Vasta Rocco, Pignatelli Angelo, Chirico Pasquale, Urselli Giuseppe, con la presente intendono denunciare le gravi irregolarità riscontrate, a parere degli scriventi, nei seggi elettorali di Villa Castelli, durante le operazioni di voto e relativo spoglio. Le stesse vengono confermate da rappresentanti di lista, scrutatori e da cittadini presenti al momento dello spoglio.
Premesso.
Dalla verifica di tutti i verbali risulta completamente omesso il numero totale delle schede consegnate per ogni singolo seggio e il numero delle schede non autenticate inserita nella busta 4C, viene ricavato quale differenza tra il numero totale delle schede consegnate al seggio ed il numero degli elettori iscritti nel medesimo. Tutti i verbali risultano essere corretti e modificati ed in alcuni casi rifatti, come nella sezione n. 6 (allegato 6 pagina 51). Scrutatori e rappresentanti di lista disconoscono le correzioni apportate successivamente al momento della firma. Di seguito si riportano le anomalie riscontrate nelle diverse sezioni. Il sindaco e gli assessori hanno ripetutamente sostato nei seggi facendo pressione sui cittadini a votarli, in particolare l'assessore Neglia ha avuto un alterco con un funzionario della GdF.
I PARTICOLARI:
Nella sezione 1 sono stati ammessi cinque cittadini che non avevano diritto di voto alle europee, nonostante la verbalizzazione dell'accaduto, al momento degli scrutini, sono state distrutte cinque schede bianche e ciò per far combaciare il numero dei voti con il numero degli elettori. Per quanto riguarda le comunali i rappresentanti di lista,nella persona di:Nisi Sandro e Cantoro Luca, affermano di aver contato personalmente più di n. 50 schede bianche, mentre sul verbale ne risultano solo n. 23. Nella sezione 2 durante lo spoglio delle schede delle comunali, nell'urna è stata rinvenuta una scheda delle europee con votazione PDL, a pag. 66 è stato messo a verbale. Annotazione controfirmata dal rappresentante di lista Ciro Erriques. Ci si chiede come hanno potuto, la sera precedente, dichiarare che il numero delle schede spogliate coincidesse con il numero delle persone votanti. Nella sezione 3, la presidente Chirulli Angela, moglie di Neglia Alessandro, assessore uscente e candidato consigliere lista civica "Villa Castelli Libera e Solidale", rappresentante di lista sempre nella stessa, ha per due volte aperto le urne dopo l'inizio delle operazioni di voto di sabato 06 giugno '09, chiudendo la porta del seggio e non rendendo possibile il controllo da parte dei cittadini. A fine spoglio i plichi contenenti le schede votate sono state trasportate utilizzando l'auto personale del presidente, senza che nessun altro componente del seggio fosse presente ed abbia assistito alla consegna. Molti candidati della "Lista Caliandro", non hanno riscontrato il voto delle persone vicine (genitori, mogli, sorelle), i quali hanno voluto, con autocertificazione, stigmatizzare l'avvenimento. Lo scrutatore Ciro Greco dichiara di non essere a conoscenza delle modifiche apportate nel verbale della sezione 3, afferma sempre che a chiusura del verbale tali correzioni non erano state effettuate e di non aver accompagnato la presidente per le operazioni di consegna dei plichi, come la stessa ha volutamente dichiarato. Nella sezione 4 urne aperte dopo la chiusura del seggio del sabato e prima dell'apertura del seggio della domenica. La scrutatrice Lucia Felle ha dichiarato che all'inizio dell'insediamento del seggio mancavano n. 50 schede delle comunali, hanno chiesto al funzionario del comune, il quale ha risolto il problema. La medesima dichiara di non essere stata messa in condizione di sapere come fosse stata risolta la questione e l'unica risposta ricevuta è stata: "tu firma e non ti preoccupare". Il presidente gli avrebbe negato la possibilità di verificare la schede dichiarate bianche e nulle obbligandola a firmare dal retro delle schede stesse, senza che lei ne potesse prendere visione. Il seggio è rimasto aperto il sabato fino alle ore 01:30 della domenica, perchè le schede votate non corrispondevano al numero degli elettori. A pagina n. 33 risulta che le schede autenticate non utilizzate sono n. 71, mentre da un semplice calcolo risulterebbero essere n. 145 quale differenza tra il numero effettivo degli elettori iscritti nella lista (1276) meno il numero delle schede votate (1131).Sorprende non poco la circostanza che il giorno 07 giugno '09, il presidente abbia chiuso il seggio con la giustificazione che mancavano le schede, per oltre 20 minuti. Si chiedono: che fine avessero fatto le schede vidimate in numero pari ai potenziali elettori. Dove sono andate a finire le schede mancanti? Nella sezione 5 la presidente Siliberto Maria, non ha fatto votare una elettrice polacca, residente a Villa Castelli. La stessa ha allontanato dal seggio nella giornata di domenica 07 giugno '09, i rappresentanti di lista, impedendo loro di esercitare il dovuto controllo. Annotazione di rilievo assume, a modesto parere degli scriventi, la mancata iscrizione nel verbale delle schede autenticate non utilizzate per la votazione, ne si comprende dove sono andate a finire le stesse. Per quanto concerne la sezione 6, paradossale appare la circostanza relativa alla consegna dei plichi contenenti le schede e rispedite indietro dal tribunale, perchè non erano correttamente imbustate secondo norma. Successivamente, presso il Comune di Villa Castelli, alla presenza del M.llo dei Carabinieri Dammacco e del M.llo dei VV.UU. Veccari (presente casualmente) si è scoperto che molte schede votate e ritenute valide non erano state vidimate e timbrate all'apertura del seggio, in contrasto con quanto dichiarato nel verbale della stessa sezione alla pagina n. 9. Si è posto rimedio all'operazione con vidimazione postuma senza ricostituire il seggio elettorale, ma tra pochi intimi. Particolarmente preoccupante appare agli scriventi, la presenza di n. 2 pagine (pag. n. 51) copia dello stesso verbale, inviatoci, forse erroneamente, ma che da solo potrebbe dimostrare come molti atti sono stati modificati successivamente e non alla presenza delle persone che componevano il seggio. Infatti, come sua eccellenza potrà notare, nelle copie che si allegano le firme sono apposte da persone differenti e anche il contenuto appare del tutto differente (allegato n. 6).Si evidenzia altresì che le schede bianche nel riepilogo risultano essere n. 13 anziché come riportato nel verbale essere n. 12, ed i voti validi anziché essere n. 1113 sono n. 1013. Presso il comune di Villa Castelli è stata negata la possibilità, a 19 cittadini rumeni, di esprimere il proprio voto giustificando tale diniego con l'arrivo nell'ufficio elettorale troppo tardi per la certificazione (ore 21:30) del 07 giugno '09. si partecipa altresì che nelle sezioni 4-5-6-7, al candidato alle provinciali, con il simbolo "Partito Socialista", sono stati sottratti, col chiaro intento di avvantaggiare gli altri candidati, numerosissimi voti validi. Infine, cortesemente, si chiede di voler disporre la non distruzione delle schede di riserva relative alle comunali, in quanto le stesse oltre a non essere state custodite adeguatamente (più volte spostate dall'ufficio di polizia urbana all'ufficio elettorale), sono state manipolate da diversi cittadini estranei all'ufficio. Va precisato che alcuni sottoscrittori della presente hanno costatato che il plico contenente le schede di riserva (pacco scorta) presentava un evidente restringimento. Alla luce di quanto innanzi, a modesto parere degli scriventi, si ipotizza la insorgenza dei brogli elettorali che solo sua Eccellenza può chiarire mediante un controllo complessivo, atteso che il 50% della popolazione è già in fermento per quanto accaduto.
CHIEDONO CORTESEMENTE
La verifica di quanto testè denunciato ed il conteggio delle relative schede comunali mediante il ricontrollo del numero delle schede assegnate per ogni sezione, il numero delle schede autenticate e non utilizzate per ogni sezione e il numero delle schede non autenticate inserite nella busta 4C, sempre per ogni sezione. Sicuri di un suo positivo intervento si rendono disponibili ad ulteriori chiarimenti e testimonianze di quanto innanzi riportato.
A noi sembra assurdo.... e le bugie vanno avanti, ma la verità viene subito dietro.... a buoni intenditori, poche parole. Intanto le indagini vanno avanti e ne vedremo delle belle. Villa Castelli sta "finalmente" facendosi conoscere nel mondo.
Anche perché questo fatto sconcertante, che ha avuto la risposta del TAR, ha posto il nostro Comune in fase di commissariamento per tre mesi, in attesa della verifica da parte delle isttuzioni. E in attesa delle quali il Comune sarà retto da un commissario, Maria Antonietta Olivieri, nominata ieri dal prefetto Domenico Cuttaia, per la sola gestione ordinaria.
Ora le motivazioni del Commissariamento sono state esposte dalla Magistratura, e risulta che errori sono stati effettivamente fatti, ma solo in 2 sezioni, la 4 e la 5. In più, risulta che i suddetti errori non sono attribuibili alle persone che hanno vinto le elezioni.
Comunque sembra un atto di chi ha perso sonoramente le elezioni e non accetta il verdetto del popolo, convinto di essere sopra ogni cosa e sopra tutti. Ed anche se dice di non presentarsi alle prossime elezioni, di sicuro metterà una persona a lui vicina, così come aveva fatto con Francesco Nigro. E per il popolo di Villa Castelli, i nomi che già girano, giovani che vogliono arrivare al potere ed altri innominabili, “imprenditori” portano sempre a lui, e di conseguenza sarà dura per gli ex rappresentanti o uomini vicini all’ex sindaco, avere credibilità o pretendere la fiducia degli elettori, che di arrivisti e qualunquisti, di amanti del potere e della poltrona, ne hanno le tasche piene.
Una nota del Partito Democratico di Villa Castelli dice:
Il TAR di Lecce ha pubblicato le motivazioni alla sentenza del 23 settembre scorso, che decideva, accogliendolo, il ricorso di Caliandro Vitantonio per l'annullamento delle elezioni amministrative dello scorso giugno (ricorso n° 1045 del 2009). A parte ogni considerazione sulla sentenza, già impugnata dinanzi al Consiglio di Stato che deciderà sulla richiesta sospensiva, presumibilmente, entro la fine del corrente mese di ottobre o, al massimo, inizio di novembre, il Partito Democratico di Villa Castelli, rompendo il silenzio generale dei partiti esprime alcune considerazioni di carattere generale.Dalla lettura delle motivazione, emerge, con chiarezza come non siano state rilevate censure (non poteva essere altrimenti) all'operato, prima durante e dopo le operazioni elettorali, né degli eletti, né, tantomeno, del Sindaco eletto Francesco Nigro.Se irregolarità vi sono state e se queste siano così gravi da invalidare l’intera operazione elettorale (le presunte irregolarità si riferiscono solamente a due sezioni su sette e consistono nella erronea indicazione nel verbale delle schede vidimate e non votate ed in numero comunque insufficiente a capovolgere il risultato finale) spetterà all'Organo Giudicante accertarlo.Quello che è certo è che nulla è imputabile, sia pur indirettamente, agli incolpevoli eletti.Tale evenienza và sottolineata con forza, laddove, invece, chi soffia sul fuoco incurante delle ricadute negative sul nostro paese, vuol far passare come broglio (che presuppone il dolo) delle mere omissioni o refusi (che presuppongono la sola colpa degli operatori di sezione, peraltro stremati dai precedenti scrutini, delle europee e delle provinciali e sottoposti all'evidentissimo stress voluto e causato ad arte).In ogni caso, il Partito Democratico di Villa Castelli, attende, serenamente e con fiducia, la decisione del Consiglio di Stato che dovrà, anzitutto e ove consentito, salvaguardare la volontà popolare che ha consentito alla lista Villa Castelli libera e solidale di affermarsi su quella concorrente.
Concludendo penso che il popolo di Villa Castelli non è stupido, penso che la speranza di vedere sistemati i propri figli, non passi attraverso l’elezione di chi ha fatto assumere solo parenti e illuso il resto dei cittadini. Penso che quello che la Guardia di Finanza ha fatto emergere, insieme ad altre strane vicende che stanno emergendo (GEAT, Circonvallazione, etc.) abbia chiuso per sempre la possibilità di poter rivedere le stesse persone alle prossime elezioni, perché oggi vogliamo un futuro migliore per Villa Castelli.
Pino Ciraci
La città che vorrei
12 anni fa